Politiche per il clima: l'instabilità indebolisce la spinta del mercato
La lotta al cambiamento climatico rimane di grande interesse per le aziende di tecnologia come Bosch e apre numerose opportunità di business. Proprio di recente Bosch ha presentato tecnologie e soluzioni per l'uso sostenibile dell'energia al CES, la fiera dell'elettronica di consumo che si è tenuta a Las Vegas. Hartung ritiene che le attuali politiche climatiche stiano destabilizzando il contesto di business per molte aziende. "Quando la programmazione è incerta, come abbiamo visto di recente con l'improvvisa abolizione dei sussidi alle auto elettriche da parte della Germania, sorgono problemi" ha affermato. "Politiche strutturali incostanti ostacolano le decisioni di acquisto a lungo termine. L'economia necessita di maggiore stabilità". D'altro canto, Hartung mostra empatia per la classe politica: molti dei governi dei Paesi occidentali si trovano a gestire la pressione dell'austerità e della critica populista mentre devono al contempo proteggere la prosperità e ridurre il riscaldamento globale.
Strategia di crescita: gli investimenti alimentano le innovazioni
Anche nell’attuale situazione economica debole, Bosch fa progressi e persegue i propri obiettivi strategici: l'azienda punta a diventare uno dei tre maggiori fornitori nei suoi mercati chiave e a posizionarsi con successo in tutte le regioni a livello globale. "Anche in tempi di trasformazione, la nostra ampia presenza nei settori e nelle regioni si dimostra indispensabile" ha dichiarato Hartung. "Questo non esclude comunque una gestione focalizzata del portfolio". Ne è un esempio la decisione di far concentrare la divisione Building Technologies sul business dell'integrazione dei sistemi e di vendere la maggior parte del relativo business di prodotto. Inoltre, Bosch ha acquisito Climatec nel 2015 e Paladin Technologies lo scorso anno per rafforzare la propria posizione nel mercato nordamericano dell'automazione per edifici.
Bosch sta espandendo anche le aree di crescita che ha stabilito, come il business dei semiconduttori. Con l'investimento nella joint venture europea ESMC e l'acquisizione della fabbrica di wafer di Roseville, negli USA, nel 2023 Bosch ha deciso di compiere investimenti importanti. L'azienda punta a un'ulteriore crescita nella produzione di chip al carburo di silicio, i cosiddetti SiC. Questi semiconduttori trovano impiego nell'elettronica di potenza delle auto elettriche e possono aumentarne l'autonomia. "La struttura verticale con cui si producono i chip al carburo di silicio, rispetto a quella orizzontale, consente di aumentare ulteriormente la loro densità di potenza. Siamo stati i primi produttori di SiC a mettere su strada questa tecnologia e, con la seconda generazione, nel 2023 siamo stati in grado di aumentare le prestazioni di un ulteriore 30%" ha spiegato Hartung, a dimostrazione della forza innovativa dell'azienda. “In Bosch l'investimento alimenta l'innovazione". A partire dal 2026, Bosch prevede di produrre i primi SiC a struttura verticale sui più convenienti wafer da 200 mm.
Trasformazione nel settore della mobilità: la standardizzazione per promuovere l'elettromobilità
Bosch risponde alla trasformazione del settore automotive con la più grande riorganizzazione del suo core business nella storia della società. Il settore di business Mobility è attivo dall'inizio del 2024. Una delle nuove caratteristiche è la responsabilità orizzontale delle aree che saranno importanti in futuro: software, semiconduttori e computer di bordo. Nel percorso verso la mobilità del futuro, Bosch intende migliorare il modo in cui far leva sulle tecnologie, emergenti e consolidate, per massimizzare le opportunità di business.
Per esempio, abbiamo visto un incremento della domanda di nuovi sistemi frenanti ridondanti, che supportino in particolare la guida autonoma ed elettrificata. Hartung riferisce che Bosch punta a una crescita annuale di questa area del 10% da qui al 2030. "Complessivamente, con i nostri impianti frenanti, cresciamo al doppio della velocità rispetto alla concorrenza. Manteniamo anche il fatturato derivante dall'ESP nonostante la contrazione del mercato automotive". Per quanto riguarda l'elettromobilità, Hartung ritiene che ci sia ancora molto da fare, come sopperire alla mancanza di stazioni di carica e di auto elettriche a prezzi accessibili in Europa. "La Cina è riuscita ad aumentare le esportazioni di automobili del 60% lo scorso anno, un risultato che dovrebbe farci riflettere" ha aggiunto. "Sappiamo che i nostri clienti cinesi preferiscono la standardizzazione dei sistemi di propulsione elettrici, perché porta a un'economia di scala da cui noi, in Europa, non possiamo permetterci di rimanere esclusi".
Risultati 2023: forte crescita nei settori Mobility ed Energy and Building Techonology
Nel 2023 l'andamento del fatturato dei settori di business di Bosch restituisce un quadro disomogeneo. Con 56,3 miliardi di euro nel 2023, Mobility rimane il settore di business Bosch con il fatturato più alto, registrando un aumento del 7% (11% al netto degli effetti valutari). "C'è richiesta dei nostri prodotti, sia nelle aree di business tradizionali sia nelle nuove. Questo ci spinge a continuare a sviluppare ulteriormente il settore, un compito che richiederà ancora molto lavoro da parte nostra" ha riferito Markus Forschner, membro del Consiglio di Amministrazione e CFO di Bosch. Il settore di business Industrial Technology ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi di euro. Questo dato è superiore dell’8% rispetto all’anno precedente grazie all’acquisizione di HydraForce; al netto degli effetti valutari, rappresenta un aumento del 10%. Il settore di business Consumer Goods ha raggiunto un fatturato di 19,9 miliardi di euro. "La notevole contrazione dei consumi ha avuto una ripercussione sul business degli elettroutensili e degli elettrodomestici" ha dichiarato Forschner. Il fatturato è diminuito del 7% rispetto all'anno precedente; al netto degli effetti valutari, si tratta di un leggero calo dell'1%. Il settore Energy and Building Technology ha visto un importante aumento del 9% di fatturato, raggiungendo 7,6 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari, la cifra sale all'11%. "In questo caso abbiamo tratto vantaggio non solo dalla forte domanda di tecnologie di riscaldamento efficienti nei consumi e rinnovabili, ma anche dall'espansione del nostro business dei servizi della divisione Bosch Global Service Solutions" ha spiegato Forschner.