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Quasi tutto il platino delle celle a combustibile può essere recuperato

Accordo per la raccolta di stack tra Bosch e il fornitore di mobilità Hylane

  • Bosch prevede di riacquistare e riciclare gli stack delle celle a combustibile al termine della loro vita utile
  • Il platino recuperato verrà utilizzato in nuovi stack Bosch
  • Il riciclo permette di evitare oltre il 95% delle emissioni di CO2 dovute all’estrazione del platino
Gabriele Aimone Cat

Gabriele Aimone Cat

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Bosch ha avviato la produzione in serie del suo fuel cell power module, dando così il via al proprio piano di riciclo. Le celle a combustibile contengono i cosiddetti metalli del gruppo del platino (PGM) e i modelli di economia circolare rappresentano una soluzione particolarmente efficiente per recuperare queste preziose materie prime. Per esempio, può essere recuperato quasi tutto il platino contenuto nelle celle a combustibile, almeno il 95%. Per questo motivo, Bosch punta a riacquistare gli stack al termine della loro vita utile. "Con il riciclo, possiamo rendere gli stack più economici e allo stesso tempo ridurre le emissioni di carbonio associate all’estrazione del platino", ha dichiarato Thomas Pauer, presidente della divisione Powertrain Solutions di Bosch. "Stiamo già ponendo le basi per il recupero di materie prime rare come il platino. Secondo le nostre stime, entro il 2030 vi saranno notevoli quantitativi di celle a combustibile da recuperare" ha aggiunto. Il platino funge da catalizzatore nella cella a combustibile, accelerando la reazione di idrogeno e ossigeno. Il riciclo del platino permetterà di evitare oltre il 95% delle emissioni di carbonio associate alla sua estrazione.

Bosch sviluppa modello di accordo con opzione di riacquisto per gli stack

Un primo passo importante in questa direzione è l’accordo con il fornitore di mobilità Hylane, che prevede il riacquisto delle celle a combustibile da parte di Bosch una volta terminata la loro vita utile. Alcuni dei camion a idrogeno forniti a noleggio dalla startup di Colonia sono dotati del fuel cell power module di Bosch. A lungo termine, questo modello di accordo potrebbe costituire la base per ulteriori attività di Bosch nel campo delle celle a combustibile, sia mobili che stazionarie, e in quello degli stack per elettrolisi. "In questo modo possiamo creare catene di approvvigionamento stabili e prevedibili e migliorare la disponibilità delle risorse. L’utilizzo del platino riciclato ci consente di ridurre notevolmente l’impronta di carbonio, evitando le emissioni che diversamente sarebbero generate durante l’estrazione del metallo”, ha dichiarato Thomas Wintrich, responsabile della business unit Bosch dedicata alle celle a combustibile mobili.

In base al nuovo modello di accordo con Hylane, a Bosch viene garantita un'opzione di riacquisto degli stack per applicazioni mobili. Gli stack veri e propri saranno riciclati da una società terza. Nel successivo processo produttivo, Bosch utilizzerà il platino recuperato per nuovi stack Hylane. "Siamo orgogliosi di avere concluso questo modello di accordo innovativo con Bosch, che offre all’azienda la possibilità di riacquistare gli stack di celle a combustibile a fine vita. Per ottenere una trasformazione sostenibile nella mobilità è importante considerare non solo l’uso dei veicoli sulle strade, ma anche il loro intero ciclo di vita", ha affermato Sara Schiffer, Managing Director di Hylane.

Elevata domanda di platino nel settore

In medicina, nell’industria automobilistica e in molti altri settori esiste una costante domanda di platino come materia prima. Nel settore automotive, il platino non viene utilizzato soltanto negli stack di celle a combustibile ma anche nei motori a combustione interna, nei sistemi di trattamento dei gas di scarico e nelle sonde lambda. Secondo uno studio del 2021 dell’Agenzia tedesca per le risorse minerarie, la domanda di platino a livello mondiale potrebbe aumentare di circa il 20% entro il 2040 rispetto alla produzione del 2018 . Per gli stack di celle a combustibile impiegati in applicazioni mobili, l’uso del platino rappresenta, da solo, oltre l’80% dell’impronta di carbonio dello stack.

Bosch persegue vari approcci all’economia circolare

Bosch si è posta l’obiettivo di ridurre del 15% le emissioni di CO2 a monte e a valle della catena del valore (il cosiddetto Scope 3 ) entro il 2030. L’azienda è impegnata nello sviluppo e nella ricerca di varie soluzioni e adotta un approccio integrato all’economia circolare. Per esempio, i ricercatori Bosch hanno sviluppato soluzioni che recuperano il platino in modo più ecologico rispetto al passato, depositando più di 20 famiglie di brevetti per questi processi. La conservazione delle risorse è un tema centrale non solo alla fine del ciclo di vita dei prodotti: in futuro, infatti, si prevede di utilizzare gemelli digitali per monitorare la durata e la funzionalità dei componenti nelle celle a combustibile e negli stack per elettrolisi anche durante il funzionamento. Questo consentirà di pianificare in anticipo le attività di manutenzione, riparazione e riciclo. Bosch è attiva anche nel riciclo delle batterie, dove offre tecnologie all'avanguardia. Il primo impianto d'Europa completamente automatizzato per la scarica e lo smaltimento dei moduli batteria, basato sulla tecnologia industriale Bosch, è attualmente in costruzione a Magdeburgo, in Germania, presso la sede di Battery Lifecycle Company, consociata di Remondis. Allo stesso tempo, nell’ambito del programma Bosch eXchange, la divisione Automotive Aftermarket ricondiziona da decenni componenti usati come motorini di avviamento e alternatori, un’alternativa interessante per le officine che mirano a eseguire riparazioni di alta qualità in linea con il valore attuale del veicolo. In alcune aree di prodotto, come gli elettrodomestici e gli elettroutensili, Bosch si affida ai materiali riciclati per gli imballaggi e gli involucri dei prodotti.

1 I metalli del gruppo del platino includono platino, palladio, rodio, rutenio, osmio e iridio.

2 Studio dell’Agenzia tedesca per le risorse minerarie (DERA) "Materie prime per tecnologie future 2021." https://www.deutsche-rohstoffagentur.de/DE/Gemeinsames/Produkte/Downloads/DERA_Rohstoffinformationen/rohstoffinformati

3 Le emissioni Scope 3 corrispondono a tutte le altre emissioni indirette generate nella catena del valore di un’azienda (fonte: Greenhouse Gas Protocol – Corporate Accounting and Reporting Standard. https://ghgprotocol.org/sites/default/files/standards/Corporate-Value-Chain-Accounting-Reporing-Standard_041613_2.pdf; p. 5). Circa il 90% delle emissioni Scope 3 viene generato durante la fase di utilizzo del prodotto. Ciò è dovuto, tra l’altro, alla lunga durata dei nostri prodotti (fonte: Report di sostenibilità Bosch, p. 54.) https://assets.bosch.com/media/global/sustainability/reporting_and_data/2022/bosch-sustainability-report-2022.pdf

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Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 429.000 collaboratori (al 31 dicembre 2023) nel mondo, impiegati nei quattro settori di business Mobility, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 91,6 miliardi di euro nel 2023. Con le sue attività di business, l’azienda persegue l’obiettivo di utilizzare la tecnologia per contribuire a dare forma a nuovi trend globali, come l’automazione, l’elettrificazione, la digitalizzazione, la connettività e la sostenibilità. In questo senso, l’ampia diversificazione tra regioni e settori rafforza la capacità innovativa e la solidità di Bosch. Il Gruppo utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi per offrire ai clienti soluzioni cross-domain da un'unica fonte. Inoltre, applica la sua esperienza nella connettività e nell’intelligenza artificiale per sviluppare e produrre prodotti sostenibili e di facile utilizzo. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch contribuisce a migliorare la qualità della vita e a preservare le risorse naturali. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 470 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete ingegneristica, di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, in circa 136 sedi in tutto il mondo, sono 90.000 i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo, di cui oltre 48.000 sviluppatori software.

L'azienda è stata fondata a Stoccarda nel 1886 da Robert Bosch (1861-1942) come "Officina di meccanica di precisione ed elettrotecnica". La struttura societaria della Robert Bosch GmbH assicura l'indipendenza imprenditoriale del Gruppo Bosch, permettendo all'azienda di perseguire strategie a lungo termine e di far fronte a nuovi investimenti che possano garantire il suo futuro. La Fondazione di pubblica utilità Robert Bosch Stiftung GmbH detiene il 94% delle partecipazioni della Robert Bosch GmbH. Le partecipazioni restanti sono detenute da una società di proprietà della famiglia Bosch e da Robert Bosch GmbH. La maggioranza dei diritti di voto appartiene alla società fiduciaria Robert Bosch Industrietreuhand KG che gestisce le funzioni imprenditoriali dell'azienda.

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