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L’innovazione nella protezione passeggeri: 40 anni fa Bosch lanciava la centralina elettronica airbag per le autovetture

  • Dal suo debutto ha contribuito a salvare circa 90.000 vite
  • 250 milioni di pezzi dalla sua introduzione
  • Kröger, membro del Board of Management di Bosch: “Bosch è da sempre pioniera nella sicurezza e nell’elettronica per autoveicoli”
Gabriele Aimone Cat

Gabriele Aimone Cat >

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Stoccarda, Germania – Un urto e uno scoppio, lo scenario peggiore è stato così evitato. Ecco il modo più semplice per descrivere i vantaggi di un airbag. La centralina elettronica airbag, l’attrice protagonista di questa “detonazione” protettiva, funge da unità di controllo per il cuscino gonfiabile salvavita. Quaranta anni fa, Bosch ha unito le forze con Daimler-Benz AG per avviare la produzione della prima centralina elettronica airbag al mondo, dando una spinta decisiva alla protezione dei passeggeri. “Bosch è da sempre pioniera nell’elettronica per autoveicoli e nella sicurezza”, ha dichiarato Harald Kröger, membro del Board of Management di Bosch. “La centralina elettronica airbag mostra ciò che intendiamo per - Tecnologia per la vita - ”. Dall’inizio della produzione su vasta scala nel dicembre del 1980, Bosch ha prodotto oltre 250 milioni di centraline elettroniche airbag, perfezionando continuamente la tecnologia. I ricercatori che si occupano di studiare gli incidenti stimano che dall’introduzione sul mercato delle centraline elettroniche Bosch gli airbag anteriori, laterali e per la testa hanno contribuito a salvare circa 90.000 vite in tutto il mondo. Questo li rende un componente chiave nell’azzerare le vittime o i feriti derivati da incidenti stradali.

La centralina elettronica airbag mostra ciò che intendiamo per 'Tecnologia per la vita'

ha dichiarato Harald Kröger, membro del Board of Management di Bosch.

La decisione giusta nel giro di millisecondi

Sfruttando i sensori di pressione, accelerazione interna ed esterna e imbardata, una centralina elettronica airbag identifica il tipo di incidente e la relativa gravità, attivando se necessario gli airbag e i pretensionatori delle cinture. In appena dieci millisecondi (per battere le ciglia una persona impiega un tempo dieci volte superiore), l’algoritmo di attivazione interpreta i dati dei sensori per determinare se il conducente ha semplicemente premuto il freno, ha urtato un veicolo parcheggiato, è saltato sopra il bordo del marciapiede oppure se il veicolo ha subito un grave urto o rischia di ribaltarsi.

Se la situazione è pericolosa, il sistema attiva il generatore di gas pirotecnico. Entro 30 millisecondi, l’airbag è completamente gonfiato proteggendo il guidatore e i passeggeri.

I veicoli di oggi hanno in dotazione fino a nove airbag, che possono essere attivati singolarmente in base allo scenario di incidente. A seguito di una collisione, il sistema invia inoltre un segnale per interrompere l’alimentazione di carburante o, nei veicoli elettrici, per scollegare la batteria di alta tensione. Inoltre, le informazioni sull’incidente sono trasferite agli altri sistemi del veicolo, per esempio la funzione eCall che chiama automaticamente i servizi di emergenza dopo l’attivazione di un airbag.

A partire dal 1977 gli ingegneri Bosch hanno collaborato con le case automobilistiche per sviluppare la prima centralina elettronica airbag, sottoponendola a oltre 6.000 crash test in 60 modelli di veicolo. Oggi sono necessari oltre 1,8 milioni di simulazioni di incidente per preparare una centralina elettronica airbag per la produzione su larga scala in un modello di veicolo. Il primo sistema airbag, entrato in produzione nel dicembre 1980 e introdotto sul mercato nella Mercedes-Benz Classe S, comprendeva tre componenti: un convertitore di tensione, una riserva di energia e una centralina elettronica, per un totale di 170 pezzi. Questi componenti controllavano solo un airbag e un pretensionatore cintura per il guidatore e, opzionalmente, per il passeggero del sedile anteriore. Le centraline elettroniche airbag di oggi, giunte alla dodicesima generazione, comprendono soltanto la metà dei pezzi e possono gestire fino a 48 dispositivi di ritenuta, tra cui vari airbag anteriori e laterali, airbag per le ginocchia e pretensionatori per le cinture.

Centraline elettroniche airbag e guida autonoma

In futuro, con l’aumentare del numero di sensori nei veicoli, l’utilizzo delle informazioni raccolte potrebbe assicurare che gli airbag, i pretensionatori delle cinture e altre funzioni del veicolo interagiscano ancora meglio. Tale interazione potrebbe configurarsi come segue: il sistema rileva velocemente un incidente imminente e, per esempio, mette gli occupanti del veicolo in una posizione seduta che riduce il rischio di lesioni prima dell’effettivo impatto. Può attivare gli airbag e i pretensionatori delle cinture per fornire la migliore protezione contro gli urti possibile per tutte le persone che si trovano nel veicolo.

In particolare la guida autonoma è uno degli ambiti in cui queste possibilità sono rilevanti, in quanto, apre la strada a nuovi concetti di abitacolo con più spazio di movimento anche per i guidatori, che possono orientare il sedile, girarlo per porsi di fronte ai passeggeri o mettersi comodi sul sedile. Man mano che la disposizione dei sedili nei veicoli diventa più flessibile, diventa ancora più importante poter contare su un intervento molto specifico degli airbag e dei pretensionatori delle cinture. Questo, a sua volta, aumenta la complessità delle richieste avanzate nei confronti delle centraline elettroniche airbag su cui Bosch sta lavorando già oggi. La ricerca continua con la stessa intensità di quarant’anni fa.

Altre informazioni:

Pioniere nei sistemi di sicurezza attiva e passiva dei veicoli, da decenni Bosch contribuisce ad aumentare la sicurezza stradale.

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press@it.bosch.com

Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del Gruppo Bosch. Nel 2019 ha registrato un fatturato di 46,8 miliardi di Euro, equivalenti al 60 percento dei ricavi totali del Gruppo. Questi risultati rendono il Gruppo Bosch uno dei fornitori leader nel campo automotive. Il settore di business Mobility Solutions persegue la visione della mobilità del futuro sicura, sostenibile ed entusiasmante e combina l’expertise del gruppo in quattro ambiti di guida: personalizzata, autonoma, connessa ed elettrificata, offrendo ai propri clienti soluzioni di mobilità integrata. Il settore di business Mobility Solutions opera a livello mondiale nelle seguenti aree di business: sistemi di iniezione per motori a combustione interna, mobilità e soluzioni alternative legate alla propulsione elettrica, sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, guida autonoma, tecnologie per informazione e comunicazione fra veicoli e fra veicoli e infrastrutture, concept e servizi per l'aftermarket. Bosch ha contribuito con importanti innovazioni all'evoluzione dell'auto come, per esempio, la gestione elettronica del motore, il sistema elettronico di stabilità ESP e la tecnologia common-rail per i motori diesel.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 400.000 collaboratori (al 31 dicembre 2019) nel mondo, impiegati nei quattro settori di business Mobi-lity Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 77,7 miliardi di euro nel 2019. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, Industry 4.0 e mobilità connessa. Inoltre, utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT per offrire ai clienti soluzioni connesse, cross-domain da un'unica fonte. L'obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa che contengano intelligenza artificiale (IA) o che siano state sviluppate o prodotte grazie ad essa. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete ingegneristica, di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, 72.600 sono i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo in circa 126 sedi in tutto il mondo, nonché circa 30.000 ingegneri software.

Ulteriori informazioni sul sito www.bosch.com e www.bosch-press.it

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