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Bosch: fuel cell per la mobilità del futuro

Sistema di propulsione ecologico per le lunghe tratte

Gabriele Aimone Cat

Gabriele Aimone Cat >

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Stoccarda, Germania – L’elettromobilità si sta diffondendo velocemente e rappresenta un elemento importante per la riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal traffico. Ma quanto è economico far viaggiare degli autocarri pesanti con carichi di 40 tonnellate su lunghe distanze utilizzando solo l’alimentazione elettrica? Considerando il peso della batteria, i lunghi tempi di ricarica e le limitazioni dettate dalla tecnologia attuale, i sistemi di propulsione elettrici non sono l’opzione migliore per i questi mezzi. Tuttavia, nel prossimo futuro anche i camion da 40 tonnellate saranno in grado di percorrere oltre mille chilometri in modalità completamente elettrica, grazie al sistema di propulsione fuel cell. Se alimentato con idrogeno prodotto utilizzando energia rinnovabile, questa soluzione consente il trasporto climate-neutral di beni e prodotti. Bosch sta compiendo il primo passo in questa direzione, sviluppando il sistema di propulsione a celle a combustibile, concentrandosi in primo luogo sui camion. L’azienda prevede di avviare la produzione nel 2022-2023. Una volta che si saranno diffusi negli autocarri, questi sistemi verranno introdotti sempre più anche nelle autovetture, diventando parte integrante del portfolio di sistemi di propulsione del futuro.

Sette motivi che rendono le celle a combustibile e l’idrogeno componenti essenziali della mobilità del futuro:

1) Neutralità climatica

In una cella a combustibile, l’idrogeno (H2) reagisce con l’ossigeno (O2) presente nell’aria. L’energia prodotta da questa reazione viene convertita in elettricità, utilizzata per la guida. Calore e acqua pura (H2O) sono gli altri prodotti della reazione. L’elettrolisi separa l’acqua in idrogeno e ossigeno mediante elettricità, ottenendo così H2. La possibilità di generare elettricità da fonti rinnovabili rende il sistema di propulsione a celle a combustibile completamente neutrale. Soprattutto per veicoli pesanti e di grandi dimensioni, le celle a combustibile producono meno emissioni di carbonio dei sistemi di propulsione esclusivamente a batteria, sommando le emissioni di CO2 derivanti da produzione, funzionamento e smaltimento. Oltre al serbatoio di idrogeno, i veicoli con celle a combustibile necessitano soltanto di una batteria molto più piccola che funge da riserva intermedia. In questo modo si riducono notevolmente le emissioni di carbonio in fase di produzione. "I vantaggi della cella a combustibile entrano realmente in gioco nei campi in cui i sistemi di propulsione elettrici a batteria non eccellono" ha chiarito Uwe Gackstatter, Presidente della divisione Bosch Powertrain Solutions. "Quindi celle a combustibile e batterie non sono in competizione tra loro; piuttosto, si completano alla perfezione".

2) Possibili applicazioni

L’idrogeno ha una densità di energia elevata. L’energia prodotta da un chilo di idrogeno corrisponde a 3,3 litri di diesel. Per percorrere 100 chilometri, a un’autovettura serve circa un chilo di idrogeno; a un autocarro da 40 tonnellate ne servono sette. Come con il diesel o la benzina, bastano pochi minuti per riempire un serbatoio di H2 vuoto e riprendere il viaggio. "Le celle a combustibile sono l’opzione migliore per il trasporto quotidiano di grandi carichi su lunghe tratte" ha dichiarato Gackstatter, riassumendo i vantaggi. Nell’ambito del progetto H2Haul, finanziato dall'UE, attualmente Bosch sta collaborando con altre aziende per creare una piccola flotta di camion a celle a combustibile e metterla su strada. Oltre alle applicazioni mobili, Bosch sta sviluppando pile a combustibile per applicazioni stazionarie con tecnologia per celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC). Un uso previsto per questa tecnologia è costituito da piccole centrali elettriche distribuite in città e punti di ricarica per veicoli elettrici. Se si raggiungeranno gli obiettivi sul clima dell’Accordo di Parigi, in futuro l’idrogeno alimenterà non soltanto autovetture e veicoli commerciali, ma anche treni, aerei e navi. Anche l’industria energetica e quella siderurgica stanno programmando l’utilizzo dell’idrogeno.

3) Efficienza

Uno dei fattori decisivi per l'eco-compatibilità e la redditività dei sistemi di propulsione è la loro efficienza, di circa un quarto superiore per i veicoli a celle a combustibile rispetto ai veicoli con motori a combustione. Il recupero di energia in frenata aumenta ulteriormente l'efficienza. I veicoli a batteria, che possono immagazzinare energia elettrica direttamente nel veicolo e utilizzarla per la propulsione, sono ancora più efficienti. Tuttavia, poiché la produzione e la domanda di energia non sempre coincidono a livello di tempo e luogo, l’elettricità prodotta dagli impianti eolici e solari rimane spesso inutilizzata, non trovando un consumatore e non potendo essere conservata. È qui che entra in gioco l’idrogeno. L’elettricità in eccedenza può essere utilizzata per produrlo in modo decentralizzato, così che sia pronto per essere conservato e trasportato in maniera flessibile.

4) Costi

Il costo dell’idrogeno verde diminuirà considerevolmente quando si amplieranno le capacità produttive e calerà il prezzo dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili. L’Hydrogen Council, un’associazione che riunisce oltre 90 aziende nel mondo, prevede che i costi di molte applicazioni dell’idrogeno saranno dimezzati nei prossimi dieci anni e ciò le renderà competitive rispetto ad altre tecnologie. Attualmente Bosch sta collaborando con la startup Powercell per sviluppare la pila, il nucleo della cella a combustibile, e predisporla per il mercato e quindi per l’avvio della produzione. L’obiettivo è una soluzione ad alte prestazioni che possa essere prodotta a basso costo. "Sul medio termine, utilizzare un veicolo con una cella a combustibile non sarà più costoso che utilizzarne uno con un sistema di propulsione tradizionale" ha affermato Gackstatter.

5) Rete di distribuzione

La rete attuale di stazioni di rifornimento di idrogeno non offre una copertura completa, ma le circa 180 stazioni presenti in Europa sono già sufficienti per alcune tratte importanti. In molti paesi diverse aziende stanno collaborando per ampliare questa rete di distribuzione, spesso con il supporto di sovvenzioni statali. Anche in Germania, i politici hanno riconosciuto l’importante ruolo dell’idrogeno nella decarbonizzazione dell'economia, inserendolo nella Strategia Nazionale per l'Idrogeno. Per esempio, si stima che in Germania la joint venture H2 Mobility creerà circa 100 stazioni di rifornimento accessibili pubblicamente entro la fine del 2020, mentre il progetto H2Haul, finanziato dall’UE, sta lavorando non solo sugli autocarri, ma anche sulle stazioni di rifornimento necessarie sulle tratte in programma. Anche Giappone, Cina e Corea del Sud hanno programmi di supporto completi in questo ambito.

6) Sicurezza

L’utilizzo dell’idrogeno gassoso nei veicoli è sicuro e non più pericoloso di altri combustibili o batterie per veicoli. I serbatoi di idrogeno non comportano un aumento del rischio di esplosione. Se è vero che l’H2 brucia in combinazione con l'ossigeno e che una miscela dei due è esplosiva oltre un certo rapporto, bisogna anche tener conto del fatto che l’idrogeno è circa 14 volte più leggero dell'aria e quindi estremamente volatile. Per esempio, se fuoriesce H2 dal serbatoio di un veicolo, esso si volatilizzerà più velocemente rispetto al tempo che impiegherebbe per reagire con l’ossigeno presente nell’aria.

7) Tempistiche

La produzione di idrogeno è un processo collaudato e semplice dal punto di vista tecnologico, che può quindi essere accelerato rapidamente per soddisfare l’aumento della domanda. Inoltre, ora le celle a combustibile hanno raggiunto la maturità tecnologica necessaria per essere commercializzate e utilizzate diffusamente. Secondo l’Hydrogen Council, l’economia dell’idrogeno può diventare competitiva nei prossimi dieci anni se ci saranno sufficienti investimenti e volontà politica.

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Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del Gruppo Bosch. Nel 2019 ha registrato un fatturato di 46,8 miliardi di Euro, equivalenti al 60 percento dei ricavi totali del Gruppo. Questi risultati rendono il Gruppo Bosch uno dei fornitori leader nel campo automotive. Il settore di business Mobility Solutions persegue la visione della mobilità del futuro sicura, sostenibile ed entusiasmante e combina l’expertise del gruppo in quattro ambiti di guida: personalizzata, autonoma, connessa ed elettrificata, offrendo ai propri clienti soluzioni di mobilità integrata. Il settore di business Mobility Solutions opera a livello mondiale nelle seguenti aree di business: sistemi di iniezione per motori a combustione interna, mobilità e soluzioni alternative legate alla propulsione elettrica, sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, guida autonoma, tecnologie per informazione e comunicazione fra veicoli e fra veicoli e infrastrutture, concept e servizi per l'aftermarket. Bosch ha contribuito con importanti innovazioni all'evoluzione dell'auto come, per esempio, la gestione elettronica del motore, il sistema elettronico di stabilità ESP e la tecnologia common-rail per i motori diesel.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 400.000 collaboratori (al 31 dicembre 2019) nel mondo, impiegati nei quattro settori di business Mobi-lity Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 77,7 miliardi di euro nel 2019. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, Industry 4.0 e mobilità connessa. Inoltre, utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT per offrire ai clienti soluzioni connesse, cross-domain da un'unica fonte. L'obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa che contengano intelligenza artificiale (IA) o che siano state sviluppate o prodotte grazie ad essa. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete ingegneristica, di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, 72.600 sono i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo in circa 126 sedi in tutto il mondo, nonché circa 30.000 ingegneri software.

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