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Un modo semplice per trovare parcheggio

Nuovo servizio per i guidatori: Bosch fa trovare parcheggio alle auto da sole

  • Il 'community-based parking' aiuta i guidatori ad arrivare direttamente a un parcheggio libero
  • Le auto rilevano e condividono con la community gli spazi liberi ai bordi dei marciapiedi mentre percorrono le strade
  • "Cercare parcheggio è un'attività scomoda, stressante e che richiede molto tempo" Dirk Hoheisel membro del Board of Management di Bosch
  • Bosch prevede di rendere disponibile questo servizio entro il 2018 o prima
Gabriele Aimone Cat

Gabriele Aimone Cat >

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Stoccarda, 11 aprile 2016 - Normalmente, ogni viaggio e giro in auto finisce con un parcheggio. Il guidatore ne deve dunque trovarne prima uno. Nei centri delle città la ricerca di un parcheggio è responsabile di circa un terzo del traffico e gli spazi disponi-bili ai bordi dei marciapiedi sono molto rari. Non stupisce che secondo il portale online Statista l'87% dei guidatori sia interessato a soluzioni che semplifichino la ricerca del parcheggio. "Cercare un parcheggio libero è un'attività scomoda e che solitamente stressa e richiede molto tempo" ha commentato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Bosch ha trovato un modo per eliminare questo stress grazie al suo 'community-based parking', una piatta-forma di servizi aperta. Ciò che rende così speciale questa soluzione è che l'auto stessa trova e identifica gli spazi di parcheggio liberi ai bordi dei marcia-piedi, poi condivide ciò che ha trovato. Le informazioni vengono inserite in una cartina digitale dei parcheggi e fornite a tutti i veicoli che usufruiscono del servi-zio, per esempio mediante il sistema di navigazione. I guidatori possono quindi arrivare direttamente a un parcheggio libero. Il servizio riduce considerevol-mente i tempi per la ricerca del parcheggio e l'impatto ambientale nelle città. Si prevede che sarà disponibile per i guidatori al più tardi entro il 2018.

Uno per tutti, tutti per uno: identificare i parcheggi mentre si guida

"Grazie al 'community-based parking', stiamo trasformando le auto in sensori nell'internet delle cose e stiamo rendendo le città più intelligenti" ha spiegato Hoheisel. Quasi un terzo dei nuovi veicoli è dotato di una funzione di assistenza al parcheggio. Bosch inserisce i sensori a ultrasuoni in questi assistenti e li pro-gramma per renderli in grado di rilevare i parcheggi ai bordi dei marciapiedi. Le auto possono quindi identificare gli spazi liberi tra le auto parcheggiate ai bordi dei marciapiedi mentre vi passano accanto, anche a una velocità di 50 km/h e oltre. Le informazioni vengono inviate al rispettivo costruttore del veicolo me-diante un'interfaccia di comunicazione come l'unità di controllo della connettività di Bosch (CCU) e poi inoltrate in forma anonima al Bosch IoT Cloud (BIC). Con un processo intelligente Bosch raggruppa i dati da tutti i veicoli per generare una cartina digitale dei parcheggi che si basa su una cartina stradale standard e viene fornita ai costruttori dei veicoli. Questi ultimi possono a loro volta condi-videre la cartina con tutte le loro auto connesse al server. Bosch prevede che entro il 2020 tutti i nuovi veicoli registrati in mercati come l'Europa o il Nord America saranno connessi in questo modo.

Motorhome o auto compatta - le dimensioni contano

Il segreto di un parcheggio basato sulla comunità sta nel modo in cui vengono gestiti i dati. Il fatto che l'auto rilevi e riporti lo spazio al bordo del marciapiede non significa che essa lo valuti automaticamente come un parcheggio appro-priato. Potrebbe trattarsi di un vialetto d'accesso, di una fermata dell'autobus o di un divieto di sosta. Bosch applica dei metodi di 'data mining' per identificare inequivocabilmente gli spazi accanto al marciapiede che sono davvero par-cheggi. "Il data mining ci consente di filtrare fra tanti dati le informazioni che ci servono, in modo veloce e preciso" ha dichiarato Hoheisel. Per esempio, se di-versi veicoli riferiscono ripetutamente che uno spazio accanto a un marciapiede è libero, è molto probabile che non si tratti di un vero parcheggio. Di conse-guenza, questi spazi non vengono etichettati come parcheggi sulla cartina digi-tale dei parcheggi. Più veicoli faranno parte del 'community-based parking' e più accurato e completo sarà il servizio di Bosch. Raggiungendo un certo nu-mero di utenti, Bosch sarà in grado di fornire informazioni persino sulla lun-ghezza e larghezza di uno spazio in cui parcheggiare. Ciò permetterà di cerca-re parcheggi adatti a veicoli specifici, per esempio un motorhome o un'auto compatta.

Piattaforma di servizi aperta a tutti i costruttori di veicoli interessati

Il 'Community-based parking' di Bosch necessita di un certo numero di dati re-lativi agli spazi ai bordi dei marciapiedi. Al fine di raccogliere questi dati, Bosch ha condotto uno studio in collaborazione con l'Università tecnica di Monaco di Baviera. Lo scopo principale del sondaggio era capire quanti veicoli devono percorrere una strada e inviare informazioni sugli spazi ai bordi dei marciapiedi per generare una cartina digitale dei parcheggi. I risultati hanno indicato che sarà sufficiente poco più dell'1% di tutte le auto, a seconda del tipo di strada (principale, secondaria ecc.). Per poter offrire il servizio in diverse città in Ger-mania, Bosch intende lavorare con diverse case automobilistiche. "Vogliamo espressamente che il 'Community-based parking' sia una piattaforma di servizi aperta" ha concluso Hoheisel. Di conseguenza, più costruttori di veicoli potran-no partecipare contemporaneamente.

Per maggiori informazioni: www.bosch-connected-parking.com

Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del Gruppo Bosch. Secondo i dati previsionali, nel 2015 ha registrato un fatturato di 41,7 miliardi di Euro, equivalenti al 60 per-cento dei ricavi totali Gruppo. Questi risultati rendono il Gruppo Bosch uno dei fornitori leader nel campo automotive. Il settore di business Mobility Solutions opera a livello mondiale nelle seguenti aree di business: sistemi di iniezione per motori a combustione interna, mobilità e soluzioni alternative legate alla propulsione elettrica, sistemi di assistenza alla guida e di si-curezza, guida autonoma, tecnologie per informazione e comunicazione fra veicoli e fra vei-coli e infrastrutture, concept e servizi per l'aftermarket. Bosch ha contribuito con importanti in-novazioni all'evoluzione dell'auto come, per esempio, la gestione elettronica del motore, il si-stema elettronico di stabilità ESP e la tecnologia common-rail per i motori diesel.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Secondo i dati prelimina-ri, grazie ai circa 375.000 collaboratori (al 31 dicembre 2015) impiegati nelle aree di busi-ness Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di oltre 70 miliardi di euro nel 2015. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi, 150 se si includono i partner commerciali. Le attività internazionali di sviluppo, di produzione e di vendita sono alla base della continua crescita. Nel 2015 Bosch ha regi-strato 5.400 brevetti in tutto il mondo. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo.

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