Una delle tante tecnologie previste da VisionX è il platooning, che oltre a facilitare la vita degli autisti nei lunghi viaggi comporta anche un significativo aumento della sicurezza. E non è tutto: la marcia in convogli dà una forte spinta all'efficienza dei trasporti.
Platooning: guida autonoma in autostrada sfruttando l'effetto scia
In futuro, vari sistemi di assistenza verranno combinati con l'automazione per rendere gli autocarri più sicuri e più affidabili, quasi come se viaggiassero su binari. I veicoli riceveranno in tempo reale da Bosch IoT Cloud tutti i dati di cui hanno bisogno, tra cui informazioni sul percorso, condizioni del traffico, deviazioni e attrezzature di scarico disponibili alla destinazione, evitando tempi di inattività. Inoltre, sarà l'autocarro stesso ad occuparsi di alcuni aspetti della guida: per esempio, una volta raggiunta l'autostrada, si unirà a un convoglio, ossia una sorta di treno merci formato da autocarri, diventando uno dei vari veicoli che sono connessi elettronicamente e collegati al veicolo in testa. I veicoli del convoglio accelereranno, freneranno e sterzeranno in modo sincronizzato, portando la guida autonoma a un nuovo livello, aumentando la sicurezza ed eliminando lo stress per l'autista. L'autista guiderà l'autocarro finché non riceverà i dati che individuano un convoglio adatto. Lo stesso succederà quando l'autocarro abbandonerà il convoglio per uscire dall'autostrada; a tal punto, l'autista riprenderà il comando per completare il viaggio in modalità manuale o parzialmente autonoma.
Vita più facile per gli autisti, in particolare sulle tratte a lunga percorrenza
"Una volta che un autocarro si è unito a un convoglio in autostrada, l'autista può iniziare a progettare la tratta successiva pur mantenendo il controllo totale. Può accedere a tutte le informazioni principali tramite gli schermi della cabina e prendere il volante in caso di necessità" ha continuato Heyn. "Gli autocarri connessi e autonomi rappresentano il futuro: noi intendiamo svolgere un ruolo importante nel loro sviluppo".
Più efficienza con la tecnologia ibrida e la marcia in convogli
Aumentare l'efficienza continuerà a essere uno dei principali obiettivi nel futuro. Per questo motivo lo studio del concept Bosch VisionX prende il motore diesel, che è particolarmente economico nel mondo del trasporto pesante, e lo abbina a motori elettrici per i sistemi ausiliari come la pompa idraulica. Gli autocarri del futuro beneficeranno non soltanto di questa tecnologia ibrida, ma anche dei vantaggi offerti dalla marcia in convogli, tra i quali una maggiore sicurezza grazie al coordinamento di frenata, accelerazione e sterzata, e minori costi di esercizio. Lo sfruttamento dell'effetto scia si tradurrà in un risparmio di carburante fino al 10%.
VisionX come parte della catena logistica connessa
"Perfettamente connesso come un dispositivo smart, l'autocarro del futuro diventerà un componente chiave dei processi logistici internazionali" ha spiegato Heyn. I nuovi sistemi di Bosch faciliteranno la vita degli autisti in molti modi, dall'accettazione dei documenti di spedizione al caricamento del mezzo, all'esecuzione di manovre automatiche quando il veicolo giunge a destinazione. Accedendo a Bosch IoT Cloud, autotrasportatori e clienti potranno sapere in qualsiasi momento dove si trovano l'autocarro e il carico. Inoltre, gli autisti potranno trovare e prenotare i parcheggi lungo il percorso, rendendo il viaggio meno stressante.
L'innovazione è anche nei dettagli
Per quanto il consumo di carburante di un autocarro rivesta un ruolo chiave nel costo totale di proprietà, occorre considerare anche altri fattori, per esempio le perdite che si registrano quando gli autocarri rimangono fermi inutilizzati. Lo studio del concept VisionX di Bosch mostra in che misura sarà possibile ottimizzare questa situazione anche in futuro. La manutenzione preventiva può monitorare le condizioni tecniche di un autocarro in tempo reale e informare l'autotrasportatore degli eventuali interventi di manutenzione o riparazione necessari: il modo migliore per programmare i fermi dell'autocarro, riducendo allo stesso tempo i tempi morti al minimo e incrementando ulteriormente l'efficienza dei trasporti.