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Studio Bosch Termotecnica e Fondazione Eni Enrico Mattei

Il ruolo dell’idrogeno per un riscaldamento a basse emissioni

Cristina Sgobio

Cristina Sgobio >

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Milano – Per raggiungere la neutralità climatica, come previsto dal Green Deal Europeo, è necessario non solo ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, ma anche incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili. In Italia, il riscaldamento degli edifici rappresenta una quota importante del consumo energetico totale. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati dall'UE, entro il 2050, sarà necessaria una combinazione vincente di misure e di tecnologie. Per questo Bosch Termotecnica e la Fondazione Eni Enrico Mattei hanno realizzato uno studio che presenta un'analisi di possibili scenari che mettono a confronto la penetrazione di diverse tecnologie di riscaldamento degli edifici residenziali. Lo studio “The potential role of hydrogen towards a low carbon residential heating in Italy” è da consultabile al seguente link.

La ricerca valuta il potenziale contributo di diverse tecnologie nel raggiungere un riscaldamento residenziale decarbonizzato entro il 2050, prendendo in considerazione le principali barriere e opportunità di ciascun scenario. L’analisi si focalizza, in particolare, sull’idrogeno e il ruolo che gioca rispetto ad altre soluzioni, tra cui le pompe di calore e il gas naturale rinnovabile. Nello studio vengono analizzati tre possibili scenari, definiti prendendo in considerazione i dati storici di stock e di installazioni degli impianti di riscaldamento, integrati con il know-how di esperti del settore, per confrontare percorsi diversi basati sull'elettrificazione o sui gas rinnovabili.

I risultati mostrano che sarà comunque necessaria una combinazione di tecnologie nel settore del riscaldamento, ma anche che altri fattori esterni saranno di fondamentale importanza, tra cui la decarbonizzazione dell'elettricità e le misure di efficienza energetica sul patrimonio edilizio. Anche l’idrogeno potrà avere un ruolo nel percorso verso la decarbonizzazione, soprattutto nel lungo periodo.

Gli scenari dello studio

Con l’attuale trend di sostituzioni e di ristrutturazioni degli impianti termici negli edifici, scenario Baseline, il settore residenziale migliorerebbe sia in termini di consumo energetico sia di emissioni di CO2, ma sarebbe al di sotto dell'obiettivo dell'UE. Occorre dunque spingere, tramite normative e incentivi strutturali, verso una crescita delle sostituzioni con tecnologie più efficienti e che utilizzino fonti rinnovabili. Nel secondo scenario Green Gas, il target di riduzione della CO2 per quanto riguarda il settore residenziale viene raggiunto grazie al supporto dei cosiddetti green gas e in particolare dell’idrogeno rinnovabile. Sono state considerate le penetrazioni massime, ad oggi ipotizzabili in base alle informazioni disponibili e l’esperienza di alcuni dei principali stakeholder, di idrogneo e biometano al 2030, 2040 e 2050. Questo scenario “limite” è stato confrontato con un terzo scenario Electrification, in cui il target di riduzione di CO2 viene raggiunto elettrificando il più possibile le abitazioni, ovvero arrivando a riscaldare con una pompa di calore elettrica circa i 2/3 delle utenze. Tutto ciò combinato con una crescita della percentuale rinnovabile all’interno della produzione elettrica fino ad arrivare al 100% nel 2050.

Gli ultimi due scenari presentano punti aperti. Da un lato ci sono grosse criticità a elettrificare i vecchi sistemi di riscaldamento a combustibili fossili, soprattutto facendo riferimento ai circa 10 milioni di condomini con impianti termici autonomi presenti nelle città. Dall’altro non è detto che l’idrogeno pulito e il biometano saranno disponibili, nelle quantità ipotizzate, per il settore residenziale. Questo tralasciando se l’elettricità necessaria potrà o meno essere prodotta da fonti rinnovabili e la rete di distribuzione del gas naturale ad oggi presente verrà resa idonea per il trasporto di idrogeno, con un parallelo adeguamento delle normative.

In quanto scenari “limite” al momento, dallo studio si può ritenere che la combinazione delle varie tecnologie, elettriche e a gas verdi potranno dare un contributo essenziale al raggiungimento dell’auspicabile target.

Con Bosch, la qualità è a portata di tutti

Da oltre 100 anni Bosch si impegna per offrire ai propri clienti soluzioni per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria pensate per soddisfare ogni esigenza di comfort domestico. Questa missione si traduce in prodotti che coniugano elevata qualità e convenienza, distinguendosi per affidabilità, efficienza, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. In linea con lo slogan “Tecnologia per la vita”, l’obiettivo di Bosch è quello di consentire alle persone di realizzare appieno le proprie passioni nel migliore ambiente possibile attraverso prodotti per il riscaldamento e la climatizzazione di facile utilizzo e di altissima qualità. Le più innovative tecniche di produzione consentono di proporre soluzioni all’avanguardia dalle prestazioni elevate, mentre l’esperienza maturata nel settore della termotecnica e in materia di energie rinnovabili permette di offrire prodotti per il riscaldamento e la climatizzazione a ridotte emissioni di CO2 e a basso impatto ambientale.

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Bosch Termotecnica è uno dei principali produttori europei di soluzioni sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Nel 2021 la divisione, con circa 14.200 collaboratori, ha generato un fatturato di circa 4 miliardi di euro (64% fuori dalla Germania). Bosch Termotecnica ha importanti marchi

internazionali e regionali e produce una gamma diversificata di prodotti in Europa, America e Asia.

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Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 402.600 collaboratori (al 31 dicembre 2021) nel mondo, impiegati nei quattro settori di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 78,7 miliardi di euro nel 2021. In qualità di azienda leader nel settore IoT, Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, Industry 4.0 e mobilità connessa. Inoltre, persegue la visione della mobilità sostenibile, sicura ed entusiasmante. Bosch utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT, per offrire ai clienti soluzioni connesse, cross-domain da un'unica fonte. L'obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa che contengano intelligenza artificiale (IA) o che siano state sviluppate o prodotte grazie ad essa. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in circa 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete ingegneristica, di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. Con le sue oltre 400 sedi in tutto il mondo, il Gruppo Bosch è carbon-neutral dalla primavera del 2020. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, in circa 128 sedi in tutto il mondo, sono 76.100 i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo, di cui oltre 38.000 sviluppatori software.

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