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Bosch: carburanti sintetici e rinnovabili per ridurre le emissioni di CO₂

Scegliere carburanti che contribuiscono a contrastare il cambiamento climatico

Gabriele Aimone Cat

Gabriele Aimone Cat >

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Stoccarda, Germania – L'Accordo di Parigi mira a contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto della soglia di 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, per mantenerlo entro 1,5°C. Un obiettivo che impone di ridurre quasi a zero le emissioni di CO₂ dei veicoli entro i prossimi trent’anni, individuando le giuste strategie. L’elettromobilità sta prendendo piede da poco tempo e le auto elettriche possono essere a emissioni zero solo se lo è anche la produzione dell’elettricità che serve per alimentarle. Inoltre, la metà dei veicoli che saranno su strada nel 2030 saranno dotati di motori diesel o a benzina. Ne consegue che anche i veicoli esistenti dovranno fare la loro parte per ridurre le emissioni di CO₂. Una delle possibili soluzioni è l’utilizzo di carburanti sintetici.

Sette motivi per cui i carburanti sintetici rientrano tra le soluzioni della mobilità del futuro:

1) Tempo

I carburanti sintetici e rinnovabili hanno ormai superato la fase della ricerca di base. Tecnicamente, è già possibile produrli. Si utilizza elettricità generata da fonti rinnovabili per ricavare idrogeno dall’acqua, quindi si aggiunge il carbonio e infine si combinano CO₂ e H₂ per produrre benzina, diesel, gas o kerosene sintetici. Se da un lato il processo di produzione è pronto, non si può dire lo stesso della capacità produttiva, che dovrà aumentare rapidamente per soddisfare la domanda. Incentivi potrebbero arrivare dalle quote carburante, grazie alla minore produzione di CO2 a fronte dei consumi di massa e dalle certezze che offre una pianificazione a lungo termine.

2) Neutralità climatica

Come suggerisce il nome, i carburanti sintetici e rinnovabili sono realizzati esclusivamente con l’energia ottenuta da fonti rinnovabili come il sole o il vento. Idealmente, i produttori catturano la CO₂ necessaria per produrre questo carburante dall'aria circostante, trasformando i gas serra in una risorsa. Viene così a crearsi un circolo virtuoso in cui la CO₂ emessa dalla combustione dei carburanti sintetici e rinnovabili viene riutilizzata per produrre nuovo combustibile. I veicoli su strada alimentati da carburante sintetico non saranno quindi dannosi per il clima.

3) Infrastruttura e tecnologia dei sistemi di propulsione

Il processo Fischer-Tropsch produce carburanti sintetici e rinnovabili che possono essere utilizzati nelle reti di distribuzione e nei motori esistenti. Gli esperti li chiamano carburanti sintetici “drop-in”, perché possono essere distribuiti senza dover prima modificare l’infrastruttura e i veicoli, hanno un impatto immediato e offrono risultati più veloci. Possono essere anche aggiunti ai carburanti tradizionali per ridurre le emissioni di CO₂ dei veicoli già in circolazione, contribuendo alla causa ancora prima che sia avviata la produzione su vasta scala. Le strutture chimiche e le proprietà di base della benzina rimangono intatte, tanto da poter alimentare anche le auto d’epoca.

4) Costi

I costi di produzione dei carburanti sintetici sono ancora elevati. I carburanti sintetici e rinnovabili saranno più convenienti una volta che la capacità di produzione sarà cresciuta e il costo dell’elettricità da fonti rinnovabili sarà diminuito. Secondo gli studi attuali, il prezzo di questi carburanti arriverà a 1,20 - 1,40 euro/litro (escluse le accise) entro il 2030 e a 1 euro/litro entro il 2050. Gli svantaggi in termini di costo di questi combustibili rispetto ai carburanti tradizionali si riducono notevolmente se viene considerato il vantaggio ecologico. La loro compatibilità con infrastrutture già esistenti e con le tecnologie automotive rende i carburanti sintetici e rinnovabili più competitivi rispetto ad altri sistemi di propulsione alternativi.

5) Possibili applicazioni

Anche quando in futuro tutte le auto e i veicoli commerciali saranno alimentati elettricamente o da celle a combustibile, gli aerei, le navi e parti del settore dei trasporti pesanti continueranno ad affidarsi a carburanti tradizionali. I motori a combustione alimentati da carburanti sintetici “carbon neutral” rappresentano quindi un’importante strada da esplorare.

6) Risorse

Scegliere se impiegare le risorse per la produzione di combustibile o di alimenti è un problema che non si pone con i carburanti sintetici basati sull’elettricità. I bio carburanti innovativi, prodotti per esempio da materiali di scarto, sono utili ma la loro disponibilità è limitata. L’utilizzo di energia rinnovabile consente invece la produzione di quantità illimitate di carburanti sintetici. È possibile generare ovunque nel mondo energia rinnovabile sufficiente per produrre carburante che può essere immagazzinato e trasportato con relativa facilità.

7) Stoccaggio e trasporto

I carburanti sintetici sono prodotti a partire da energia rinnovabile con un processo che genera un gas o un liquido. In questo senso, i carburanti sintetici e rinnovabili consentono di immagazzinare grandi quantità di energia rinnovabile e di trasportarla a costi convenienti. Questi carburanti possono quindi essere utilizzati come riserva sia per ovviare alle oscillazioni di produzione di energia solare o eolica sia per rispettare le limitazioni regionali sulla produzione di energia rinnovabile. Gli effetti si vedono anche sul livello di efficienza. Un veicolo elettrico compatto caricato in Germania con elettricità rinnovabile prodotta localmente, converte circa il 60-70% di quella potenza in prestazioni su strada. Se l’elettricità proviene da molto più lontano e l’energia deve essere immagazzinata in un supporto chimico prima di essere riconvertita in elettricità, l’efficienza scende al 20-25%. Si tratta della stessa efficienza di un veicolo alimentato a carburanti sintetici rinnovabili.

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Il settore di business Mobility Solutions è il più importante del Gruppo Bosch. Nel 2018 ha registrato un fatturato di 47,6 miliardi di Euro, equivalenti al 61 percento dei ricavi totali del Gruppo. Questi risultati rendono il Gruppo Bosch uno dei fornitori leader nel campo automotive. Il settore di business Mobility Solutions persegue la visione della mobilità del futuro senza incidenti, senza emissioni e senza stress e combina l’expertise del gruppo in tre ambiti: automazione, elettrificazione e connettività. Il settore di business Mobility Solutions opera a livello mondiale nelle seguenti aree di business: sistemi di iniezione per motori a combustione interna, mobilità e soluzioni alternative legate alla propulsione elettrica, sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza, guida autonoma, tecnologie per informazione e comunicazione fra veicoli e fra veicoli e infrastrutture, concept e servizi per l'aftermarket. Bosch ha contribuito con importanti innovazioni all'evoluzione dell'auto come, per esempio, la gestione elettronica del motore, il sistema elettronico di stabilità ESP e la tecnologia common-rail per i motori diesel.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 410.000 collaboratori (al 31 dicembre 2018) impiegati nei quattro settori di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 78,5 miliardi di euro nel 2018. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, industria e mobilità connessa. Inoltre, utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT per offrire ai clienti soluzioni connesse, cross-domain da un'unica fonte. L'obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 460 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, 68.700 sono i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo in circa 130 sedi in tutto il mondo.

Ulteriori informazioni sul sito www.bosch.com e www.bosch.it/stampa

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