"Ci impegniamo per ottenere una buona qualità dell'aria nelle città. In qualità di leader nel campo dell’innovazione, desideriamo fornire soluzioni tecnologiche ai problemi ecologici". Inoltre, Denner ha sottolineato: "I divieti di circolazione, le proteste per il caro diesel, i gilet gialli e gli scioperi dei Fridays for Future dimostrano che le azioni per la protezione del clima e le nuove soluzioni per una migliore qualità dell'aria nelle città possono contribuire a portare stabilità sociale".
Bosch sarà la prima azienda industriale carbon neutral a partire dal 2020
Secondo l’Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), l’industria manifatturiera è responsabile di quasi un terzo delle emissioni mondiali di anidride carbonica. Ecco perché Bosch sta intensificando i suoi sforzi, che hanno già ottenuto risultati positivi, per ridurre le emissioni di CO2. "Saremo la prima grande azienda industriale a raggiungere l’obiettivo ambizioso della “carbon-neutrality” entro poco più di un anno. A partire dal 2020, Bosch avrà emissioni di carbonio pari a zero" ha annunciato Volkmar Denner. "Tutte le 400 sedi Bosch, nei diversi Paesi del mondo, saranno a impatto zero a partire dal 2020". Per raggiungere questo obiettivo, l'azienda adotterà quattro misure principali: miglioramento dell'efficienza energetica, aumento della percentuale di rinnovabili nell’approvvigionamento energetico, maggiore utilizzo di energia verde e strategia di compensazione delle emissioni inevitabili di carbonio. In questo modo, saranno neutralizzati 3,3 milioni di tonnellate di CO2 l’anno a partire dal 2020.
Migliore qualità dell'aria: inquinamento prossimo allo zero
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 90% della popolazione mondiale vive in luoghi con scarsa qualità dell'aria. Bosch persegue l’obiettivo ambizioso di porre rimedio a questa situazione: "Vogliamo limitare il più possibile l’inquinamento atmosferico dovuto ai trasporti. Per riuscirci, non ci concentreremo solo sui motori" ha dichiarato Denner. Il progetto dell'azienda per ridurre la concentrazione di inquinanti atmosferici prossima allo zero si basa su tre punti essenziali: lo sviluppo di tecnologie per sistemi powertrain a basse emissioni, la collaborazione con i governi locali su progetti volti a facilitare il flusso del traffico e il miglioramento del sistema di gestione della mobilità aziendale nelle proprie sedi.
Ottimizzazione dei motori a combustione interna: l’uso dell’intelligenza artificiale
L'azienda prevede che nel 2030 circa il 75% di tutte le auto nuove e dei veicoli commerciali leggeri sarà ancora dotato di motori a combustione interna. Per tale motivo, Bosch continua a investire considerevolmente nell’ottimizzazione dei motori benzina e diesel. Inoltre, l'azienda utilizza l’intelligenza artificiale per sviluppare ulteriormente questi sistemi di propulsione. Per esempio, utilizza l’IA per il controllo predittivo del trattamento dei gas di scarico secondo modelli basati sul differente comportamento di guida degli individui, allo scopo di ridurre ulteriormente le emissioni dei veicoli. Nel 2018, circa 3.500 collaboratori dedicati al trattamento dei gas e sensori di scarico hanno generato un fatturato di 2,3 miliardi di euro e si prevede che, entro il 2025, tale cifra raggiungerà i 3 miliardi di euro.
Unità di analisi mobili: emissioni di ossido di azoto ridotte del 20%
Attualmente Bosch sta collaborando con circa 100 amministrazioni locali in tutta Europa per la definizione delle prossime misure da adottare al fine di migliorare la qualità dell’aria. Al momento l'azienda sta testando un’unità di analisi mobile a Stoccarda, Parigi e Marsiglia. Queste unità, sviluppate di recente, misurano costantemente e capillarmente il livello di inquinanti presenti nell’atmosfera. Unitamente alle simulazioni, questi dati forniscono una conoscenza più approfondita della relazione tra le emissioni dei veicoli e l’inquinamento ambientale. Per esempio, un progetto realizzato con la città di Stoccarda ha dimostrato che flussi di traffico regolari possono ridurre fino al 20% le emissioni di ossido di azoto del parco auto esistente. In futuro sarà possibile creare mappe ad alta risoluzione della concentrazione di inquinanti grazie ai dati forniti dalle unità di analisi che potranno essere usate per ottimizzare la gestione del traffico.
Gestione della mobilità aziendale: migliore qualità dell’aria negli agglomerati urbani
Il terzo punto essenziale del progetto è la gestione della mobilità aziendale. L’obiettivo è quello di ridurre il traffico e quindi le emissioni prodotte dai collaboratori Bosch, specialmente negli agglomerati urbani. Le misure adottate vanno dai bus navetta nelle grandi città in Brasile, Cina e Turchia, alle modalità di smartworking e al leasing di biciclette tradizionali e a pedalata assistita. Bosch sfrutta anche i vantaggi della connettività. Per esempio, da alcune settimane gli 8.000 collaboratori della sede di Reutlingen possono utilizzare la piattaforma di ride sharing SPLT, che semplifica il carpooling tra collaboratori tramite un’app. Nella sola area metropolitana di Stoccarda, circa 55.000 collaboratori Bosch percorrono in totale 1,5 milioni di chilometri al giorno.
Elettromobilità: 14 milioni di veicoli entro la fine del 2022
Bosch ritiene che anche le auto elettriche svolgeranno un ruolo importante nel miglioramento della qualità dell’aria nelle città e si impegna per diventare leader nell’elettromobilità di massa. Entro il 2025, l'azienda punta a un fatturato di 5 miliardi di euro nell’elettromobilità, pari a cinque volte quello generato nel 2018. "In una crescente competizione per la creazione di valore nel settore della tecnologia dei sistemi di propulsione, prevediamo buone opportunità per la mobilità elettrica. Il know-how dei nostri sistemi, l’ampio portfolio di prodotti e le economie di scala nella produzione fanno di noi il partner ideale delle case costruttrici e dei fornitori di servizi di mobilità di tutto il mondo" ha affermato Denner. I componenti per i sistemi powertrain di Bosch sono già presenti in oltre un milione di veicoli in tutto il mondo. Tale cifra è destinata ad aumentare a 14 milioni entro la fine del 2022. Finora, l'azienda ha realizzato progetti di sistemi di propulsione per 50 piattaforme di veicoli (solo lo scorso anno sono stati registrati 30 progetti). "Vogliamo anche contribuire a potenziare la tecnologia delle celle a combustibile" ha dichiarato Denner. A tal fine, Bosch ha annunciato di recente una collaborazione con Powercell, una casa costruttrice svedese di pile a combustibile. Queste pile costituiscono i due terzi del valore di un sistema di celle a combustibile. "Insieme a Powercell vogliamo commercializzare le pile e lanciarle sul mercato entro il 2022" ha aggiunto Denner.
Guida autonoma: consumi ed emissioni ridotti
Anche la guida autonoma svolgerà un ruolo importante nel miglioramento della qualità dell’aria. Secondo la società di ricerca KE Consult, la guida autonoma può ridurre il consumo di carburante di oltre il 30% (del 15% sulle autostrade tedesche). Oggi, oltre 5.000 ingegneri Bosch sono impegnati nella guida autonoma, quasi il doppio rispetto a due anni fa.