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Press release #Bosch Group
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Nuovo sistema di protezione dei pedoni Bosch: aiuta i guidatori a frenare ed eseguire manovre di scarto

La tecnologia calcola le azioni imminenti

  • Nel 2014 in Germania 523 pedoni hanno perso la vita a causa di incidenti stradali
  • Obiettivo della ricerca Bosch: contribuire a una circolazione priva di infortuni e incidenti
  • Approccio Bosch: nuovo sistema di assistenza che può eseguire manovre di scarto per impedire sino al 58% delle collisioni con i pedoni
Chiara M. Braccelarghe

Chiara M. Braccelarghe >

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Stoccarda e Renningen, Germania – Fra tutti gli utenti della strada, i pedoni sono i più vulnerabili. Nel 2014, sulle sole strade tedesche 523 pedoni hanno perso la vita. Questo tragico bilancio rappresenta il 15,5% di tutti i morti per incidenti stradali in Germania. Bosch sta realizzando sistemi di assistenza alla guida sempre più completi, capaci di proteggere i pedoni con maggiore efficacia e di tradurre in realtà l'obiettivo di una circolazione priva di infortuni e incidenti. Nel nuovo Campus per la ricerca dell'azienda, inaugurato a Renningen nei pressi di Stoccarda, i ricercatori sono prossimi al perfezionamento di un sistema che aiuta i guidatori a frenare e a eseguire manovre di scarto in presenza di una minaccia di collisione con un pedone. Se la sola frenata è insufficiente a impedire una collisione con un pedone che taglia improvvisamente la strada all'auto, il sistema di assistenza calcola istantaneamente una manovra di scarto. Non appena i guidatori danno il via a un'azione di scarto, il sistema inizia ad agevolare la sterzata.

Secondo i nostri studi, a condizione che il guidatore reagisca almeno mezzo secondo prima di una potenziale collisione, il sistema di assistenza contribuisce a evitarla nel 58% dei casi

ha dichiarato il project manager Lutz Bürkle, della divisione Corporate Research and Advance Engineering. Bosch prevede di avviare la produzione di questo sistema nel 2018.

Una tecnologia che vede un secondo nel futuro

Per testare la tecnologia, Bürkle e il suo team interdisciplinare hanno realizzato un prototipo dove il componente più importante dell'auto è una videocamera stereoscopica Bosch, già usata nei modelli in produzione. Montata dietro al parabrezza, nei pressi dello specchietto retrovisore, la videocamera offre un'immagine 3D dell'area antistante il veicolo. Il dispositivo rileva i pedoni e il traffico che procede in senso opposto, oltre agli ostacoli presenti sulla strada e attraverso un computer analizza le informazioni. Se un pedone compare all'improvviso nel campo visuale della videocamera stereoscopica, il sistema calcola la probabilità di una collisione, oltre alla migliore traiettoria per evitarla. Tutto questo accade in un attimo: il calcolo viene eseguito più di dieci volte al secondo. La corretta interpretazione delle immagini della videocamera e della specifica situazione di guida è particolarmente complessa. "Per pianificare la nuova traiettoria con la massima precisione possibile dobbiamo prevedere la posizione del pedone con un secondo di anticipo" ha spiegato Bürkle. Lo sviluppo degli algoritmi richiesti da questa situazione è il cuore del lavoro del gruppo. La multiforme esperienza e la costante espansione di Bosch nel campo del software è vitale per questo processo.

Competenza chiave per la guida autonoma

Con il proprio lavoro nell'analisi delle immagini delle videocamere, i ricercatori di Bosch stanno anche dando un importante contributo allo sviluppo della guida autonoma. Dal 2020 si prevede che il sistema di guida autostradale Bosch permetterà una guida altamente autonoma senza l'esigenza di costante supervisione da parte del guidatore. Una parte importante di questa soluzione è costituita dalla possibilità di acquisire un'immagine precisa di ciò che circonda il veicolo, grazie a vari sensori. Per questo, Bosch si affida ai suoi sensori radar a medio e lungo raggio, alla sua videocamera stereoscopica e alla sua straordinaria esperienza nell'elaborazione delle immagini. Il principale stimolo che spinge Bosch allo sviluppo di sistemi di guida autonoma è la maggiore sicurezza stradale. Le stime dicono che ogni anno circa 1,3 milioni di persone perdono la vita in incidenti stradali. Nel 90% dei casi questi incidenti sono causati da errori umani, in condizioni di traffico difficili o confuse un sistema di assistenza adeguato può salvare vite umane.

L'obiettivo finale è la guida autonoma. In attesa di questo traguardo, Bosch lancerà una gamma completa di utili sistemi di assistenza alla guida. L'analisi delle immagini e la capacità di calcolare nuove traiettorie sono di grande aiuto anche per la realizzazione di sistemi di assistenza alla guida in spazi ristretti. Le strade sono spesso ingombre di veicoli parcheggiati su entrambi i lati, specialmente in città. Se poi un furgone parcheggia in doppia fila per fare le proprie consegne, le cose possono diventare estremamente difficili. In questi casi, le immagini della videocamera stereoscopica possono fornire informazioni cruciali. Il computer le analizza e il sistema di assistenza alla guida controlla lo sterzo per consentire all'auto di passare senza problemi, anche quando gli spazi sono minimi. "Gli esempi mostrano con chiarezza come Bosch sta utilizzando i sensori, il software e la propria esperienza nell'elaborazione delle immagini per rendere più sicura la circolazione" ha dichiarato Michael Bolle, Responsabile della divisione Corporate Research and Advance Engineering di Bosch.

Una rete che connette il settore automotive e gli istituti accademici

Il sistema di assistenza nelle frenate di emergenza, il sistema di assistenza nelle manovre di scarto per la protezione dei pedoni, ma anche il sistema di assistenza negli spazi ristretti fanno parte del progetto UR:BAN, a finanziamento pubblico. UR:BAN riunisce 31 partner del settore auto, fornitori del settore automotive, elettronica, comunicazioni e software, oltre a università, istituti di ricerca e municipalità. L'obiettivo della collaborazione è lo sviluppo di sistemi di assistenza alla guida e di gestione del traffico in ambiente urbano. Il sostegno finanziario al progetto arriva dal Ministero tedesco per gli Affari Economici e l'Energia. Bosch sa bene che una stretta collaborazione fra le imprese e il mondo accademico è la strada maestra per l'innovazione e quindi collabora con quasi 250 università e istituti di ricerca di tutto il mondo.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 360.000 collaboratori (al 1 aprile 2015) impiegati nelle aree di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 49 miliardi di euro nel 2014*. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi, 150 se si includono i partner commerciali. Le attività internazionali di sviluppo, di produzione e di vendita sono alla base della continua crescita. Nel 2014 Bosch ha registrato 4.600 brevetti in tutto il mondo. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo.

L'azienda è stata fondata a Stoccarda nel 1886 da Robert Bosch (1861-1942) come "Officina di meccanica di precisione ed elettrotecnica". La struttura societaria della Robert Bosch GmbH assicura l'indipendenza imprenditoriale del Gruppo Bosch, permettendo all'azienda di perseguire strategie a lungo termine e di far fronte a nuovi investimenti che possano garantire il suo futuro. La Fondazione di pubblica utilità Robert Bosch Stiftung GmbH detiene il 92% delle partecipazioni della Robert Bosch GmbH. La maggioranza dei diritti di voto appartiene alla società fiduciaria Robert Bosch Industrietreuhand KG che gestisce le funzioni imprenditoriali dell'azienda. I diritti di voto e le partecipazioni restanti spettano alla famiglia Bosch e alla Robert Bosch GmbH.

* I dati di fatturato comunicati per il 2014 non includono la joint venture BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH (oggi BSH Hausgeräte GmbH) e ZF Lenksysteme GmbH (oggi Robert Bosch Automotive Steering GmbH), che sono state interamente rilevate.

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