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Iniezione di benzina, ABS, ESP, sensori - Esempi di straordinarie innovazioni Bosch

Tredici risultati eccezionali in oltre 100 anni

Chiara M. Braccelarghe

Chiara M. Braccelarghe >

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Stoccarda e Renningen, Germania – Bosch ha inaugurato il nuovo centro di ricerca a Renningen, vicino a Stoccarda. L'azienda ha investito oltre 300 milioni di euro per la realizzazione del centro, creando 1.700 posti di lavoro in un ambiente moderno e stimolante. Il settore Ricerca e Sviluppo di Bosch non si occupa solo della progettazione di prodotti innovativi, ma si impegna anche a garantire il miglioramento continuo dei processi di produzione. Dalla sua fondazione nel 1886 l'azienda ha infatti introdotto numerose innovazioni straordinarie.

1902: sistema di accensione magnetica ad alta tensione con candela

Nell'estate del 1901, Robert Bosch incaricò il collega Gottlob Honold di progettare un sistema di accensione magnetica senza la tiranteria di apertura per la generazione della scintilla di accensione solitamente usata a quel tempo e facilmente soggetta a guasti. Dopo pochi mesi, Honold presentò il sistema di accensione magnetica ad alta tensione, basato sull'arco elettrico. Per mezzo di due bobine sull'armatura, tale sistema generava una corrente ad alta tensione che veniva trasmessa a una candela di accensione attraverso un semplice collegamento via cavo. La scintilla saltava la distanza tra gli elettrodi.

Questa importante invenzione ha condizionato il design dell'automotive fino ai giorni nostri. Nessun motore ad accensione per scintilla funzionerebbe senza un sistema di accensione. Nel corso dei decenni, Bosch ha perfezionato i sistemi di iniezione. Attualmente la divisione Gasoline Systems produce sistemi di accensione moderni destinati al mercato globale. In tal modo Bosch svolge un ruolo importante nel soddisfare i limiti di emissione imposti dalla legge e gli obiettivi di riduzione del consumo di carburante, con la conseguente protezione del clima.

1927: sistema di iniezione diesel per veicoli commerciali

Intorno al 1920, gli esperti decantavano il motore diesel come il sistema di trazione del futuro. Bosch intuì immediatamente gli effetti di tale tendenza: i motori diesel non richiedevano un impianto elettrico di accensione, che a quell'epoca rappresentava il principale prodotto di Bosch, e questo metteva a repentaglio l'esistenza stessa dell'azienda. Nel 1922, Bosch iniziò quindi a sviluppare pompe a iniezione per motori diesel. Il primo camion con motore diesel fu introdotto in Germania nel 1924 e consentì agli ingegneri di collaudare le nuove pompe in normali condizioni di guida. Il 30 novembre 1927 Bosch avviò la produzione di pompe in linea e iniettori per camion. Oggi i moderni sistemi di iniezione diesel sono indispensabili per i camion. Quasi tutti i camion del mondo utilizzano motori diesel. Nel mercato europeo delle autovetture, i motori diesel alimentano circa il 50% dei veicoli di prima immatricolazione. Bosch è uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di iniezione diesel.

1932: motore portatile Bosch e trapano a percussione Bosch con meccanismo a percussione

Nel 1930 gli ingegneri di Bosch iniziarono a sviluppare utensili portatili da usare nel settore industriale traendo ispirazione da un tagliacapelli. Gli elettroutensili Bosch, dotati di motore integrato, si prestavano ad un uso flessibile e si dimostrarono particolarmente utili per la produzione di pompe d'iniezione diesel. L'azienda comprese le potenzialità di commercializzazione degli elettroutensili e, nel 1932, iniziò a venderli sia ai costruttori sia ai commercianti. Nello stesso anno fu introdotto sul mercato il trapano a percussione Bosch, precursore dei trapani elettrici Bosch per applicazioni pesanti utilizzati nell'edilizia. Il meccanismo d'impatto, sviluppato e prodotto in serie dall'azienda, si dimostrò superiore rispetto ad altri modelli per impieghi pesanti e continuativi, e si diffuse presto in tutto il mondo. Attualmente la divisione Power Tools del Gruppo Bosch è leader nel mercato mondiale del settore elettroutensili, accessori e strumenti di misura. Anche nel 2015, la divisione Power Tools introdurrà oltre 100 novità nei quattro ambiti di attività: elettroutensili, accessori, strumenti di misura e utensili per il giardinaggio.

1933: primo frigorifero

Nel 1933, Bosch realizzò il primo frigorifero progettato in modo da essere accessibile ad un vasto pubblico. In commercio esistevano già frigoriferi elettrici, ma erano talmente costosi che solo i più abbienti e le imprese (per esempio negozi di alimentari e ristoranti) potevano permettersi di acquistarli. Il frigorifero Bosch costava 298 Reichsmark ed era molto più economico degli altri modelli allora disponibili. Oggi Bosch è il marchio di elettrodomestici più diffuso in Europa e continua a creare nuove tendenze in tutto il mondo, per esempio con l'introduzione di un frigorifero dotato di telecamere integrate che consentono ai consumatori di verificare online il contenuto del proprio frigo.

1953: sollevatore idraulico per aratro

In Europa all'inizio degli anni '50 gran parte del lavoro agricolo veniva ancora svolto manualmente. L'unica innovazione tecnologica consisteva nel sostituire gli animali da tiro con i trattori. Bosch concentrò pertanto gli sforzi sulla ricerca di soluzioni tecnologiche volte ad alleviare la fatica delle persone. Il primo progetto di Bosch fu un sollevatore idraulico per aratro che prevedeva l'uso di un motore installato sul trattore per svolgere il pesante lavoro di sollevamento e abbassamento dell'aratro stesso. Improvvisamente, quello che fino ad allora era stato un lavoro molto faticoso si trasformò in un gioco da ragazzi che richiedeva il semplice azionamento della leva di comando. La pompa sfruttava l'energia prodotta dal motore trasferendola al cilindro che, a sua volta, usava i condotti idraulici per determinare la posizione dell'aratro. L'olio del motore serviva a trasmettere forza alle linee dei contatti. Il sollevatore per aratro segnò la nascita dell'idraulica mobile di Bosch. Nel 2001, Bosch ha unito le sue competenze di idraulica con quelle dell'azienda leader nella tecnologia industriale Rexroth. Oggi, Bosch Rexroth è uno dei maggiori fornitori globali di tecnologia per azionamento e controllo, che muove macchine e impianti di qualsiasi dimensione.

1967: sistema di iniezione elettronica di benzina Jetronic

Nel 1959, Bosch iniziò a sviluppare un sistema di iniezione di benzina controllato elettronicamente. Quando venne introdotto sul mercato nel 1967 con il nome di Jetronic, tale sistema fu il primo del suo genere ad essere prodotto in serie. Il sistema Jetronic fece il suo debutto nei modelli Volkswagen 1600 LE e TLE destinati al mercato statunitense e consentì alla VW 1600 di soddisfare i requisiti ambientali della California, noti per essere i più rigorosi degli Stati Uniti e del mondo intero. Oggi i sistemi di iniezione efficienti sono indispensabili per le autovetture moderne e l'iniezione diretta di benzina di Bosch registra continui miglioramenti.

1978: sistema antibloccaggio (ABS)

La storia del successo dell'ABS è iniziata nel 1978, con l'avvio della produzione del primo sistema antibloccaggio dei freni per autovetture controllato elettronicamente. Gli ingegneri di Bosch lavoravano al progetto da nove anni e il loro approccio tecnico pionieristico ha costituito la base di tutti i moderni sistemi frenanti. Il sistema ABS evita il bloccaggio delle ruote intervenendo oltre 40 volte al secondo sui freni. Questo consente brevi distanze di frenata, persino su superfici scivolose, senza perdere il controllo del veicolo. Attualmente tutte le nuove vetture vendute nell'UE sono dotate del sistema ABS, mentre a partire dal 2016 l'UE ha reso obbligatoria l'installazione dell'ABS sui nuovi motocicli. Dal 1978 Bosch ha prodotto più di 190 milioni di sistemi ABS.

1985: Junkers/Bosch applica la tecnologia della condensazione al riscaldamento e alla caldaia ad acqua calda

La più importante innovazione tecnologica degli anni '80 in materia di riscaldamento è stata l'introduzione della caldaia murale a condensazione a gas in Germania. Hugo Junkers aveva descritto il principio alla base di questa tecnologia già nel 1894. L'azienda da lui fondata ha rappresentato l'origine dell'odierna divisione Termotecnica di Bosch. La tecnologia in questione utilizza il calore residuo presente nei gas di scarico, che viene reimmesso nel circuito di riscaldamento, così da migliorare notevolmente l'efficienza senza aumentare i consumi.

La tecnologia della condensazione è ormai ampiamente diffusa in molti paesi europei e a partire da settembre 2015 diventerà lo standard de facto nell'UE. Le innovazioni di Bosch continuano ad aumentare l'efficienza della tecnologia del riscaldamento. La centralina "SolarInside", per esempio, ottimizza l'interazione tra caldaia a condensazione e impianto solare termico. Con un volume d'affari che supera 3 miliardi di euro, Bosch Termotecnica è uno dei principali produttori europei di sistemi per il riscaldamento e soluzioni per la produzione di acqua calda ad alto risparmio energetico.

1995: produzione in serie di sensori micromeccanici (MEMS)

Negli anni '80 Bosch era impegnata nello sviluppo di sensori più piccoli, più affidabili e più efficienti dal punto di vista energetico, per soddisfare le esigenze di vetture sempre più sofisticate che richiedevano una quantità sempre maggiore di dati percepiti tramite sensori. Il processo produttivo precedente, chiamato "wet etching" (incisione per via umida), non era più adeguato per questi sensori minuscoli. Un team di ricerca di Bosch inventò pertanto il nuovo processo di incisione al plasma, oggi noto nel settore come "processo Bosch". Con l'avvio della produzione in grande serie nel 1995, Bosch ha gettato le basi per questa tecnologia moderna. Attualmente produce sensori di accelerazione, imbardata, portata massica, pressione nonché sensori ambientali e microfoni. L'azienda ha impiegato 13 anni per produrre il primo miliardo di sensori MEMS. Attualmente, presso il moderno stabilimento di produzione di wafer di Reutlingen vicino a Stoccarda, la divisione Automotive Electronics di Bosch produce la stessa quantità di sensori in meno di un anno. Questo denota una forte crescita della domanda. Oggi vengono prodotti più di quattro milioni di sensori ogni giorno. Mediamente, lo spessore di questi minuscoli dispositivi è compreso tra uno e quattro millimetri. Bosch è il fornitore leader mondiale di sensori MEMS.

1995: controllo elettronico della stabilità (ESP)

Attraverso sensori intelligenti, l'ESP verifica 25 volte al secondo se il veicolo segue la traiettoria voluta dal guidatore. Qualora l'analisi dei dati segnali una situazione pericolosa, imminente e incontrollabile, come per esempio uno slittamento, l'ESP interviene immediatamente. Il sistema riduce la coppia motore e frena ogni singola ruota, consentendo al guidatore di stabilizzare il veicolo ed evitare incidenti dovuti allo slittamento. Dalla sua introduzione nel 1995, l'ESP ha permesso di evitare 190.000 incidenti e di salvare più di 6.000 vite in Europa. Attualmente in Europa oltre l'80% dei nuovi veicoli è dotato di questo sistema di sicurezza, mentre, su scala mondiale, tale valore scende al 60% circa. Bosch è il principale fornitore mondiale e quest'anno festeggia un traguardo importante, ovvero la vendita di 150 milioni di sistemi ESP da quando ne è iniziata la produzione 20 anni fa.

2008: laser a impulsi ultracorti per la produzione

L'uso di impulsi laser ultracorti, controllati con precisione, consente di lavorare materiali estremamente duri in modo molto accurato. Per numerosi anni Bosch ha promosso lo sviluppo in questo campo e, in collaborazione con diversi partner del settore e del mondo accademico, è riuscita a rendere commercializzabile questa tecnologia. Infine Bosch ha ottenuto un risultato esclusivo, ovvero l'uso talmente preciso del laser nelle macchine sviluppate internamente da rendere possibile la produzione in serie, con tutti i vantaggi che ne derivano. Questa tecnologia è stata applicata inizialmente alla produzione di sensori lambda. Oggi Bosch utilizza il laser a impulsi ultracorti, per esempio, per realizzare gli ugelli finissimi delle valvole di iniezione del sistema di iniezione diretta di benzina. Questo consente una migliore distribuzione del carburante nella camera di combustione. Ne conseguono una riduzione delle emissioni e un risparmio fino al 20% di carburante nei motori a benzina.

2015: taglio dell'erba intelligente 2.0 con Indego 1 200 Connect

L'esclusivo e collaudato sistema di navigazione "LogiCut" assicura che il robot rasaerba Indego 1 200 Connect esegua un taglio dell'erba efficiente a strisce parallele. Questo consente di tagliare la stessa superficie di prato ad una velocità maggiore di almeno il 30% rispetto ai tempi dei robot rasaerba che si muovono in modo casuale. Mediante un'app per smartphone è possibile gestire il rasaerba da qualsiasi luogo, in modo facile ed efficace. L'app calcola il momento migliore per il taglio successivo. A tal fine utilizza un algoritmo complesso unitamente ad informazioni sulle condizioni ambientali, quali temperatura e precipitazioni. Grazie alle previsioni meteo basate su web, Indego Connect taglia il prato quando le condizioni sono ottimali: non troppo caldo, non troppo umido e non troppo freddo.

Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 360.000 collaboratori (al 1 aprile 2015) impiegati nelle aree di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 49 miliardi di euro nel 2014*. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi, 150 se si includono i partner commerciali. Le attività internazionali di sviluppo, di produzione e di vendita sono alla base della continua crescita. Nel 2014 Bosch ha registrato 4.600 brevetti in tutto il mondo. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo.

L'azienda è stata fondata a Stoccarda nel 1886 da Robert Bosch (1861-1942) come "Officina di meccanica di precisione ed elettrotecnica". La struttura societaria della Robert Bosch GmbH assicura l'indipendenza imprenditoriale del Gruppo Bosch, permettendo all'azienda di perseguire strategie a lungo termine e di far fronte a nuovi investimenti che possano garantire il suo futuro. La Fondazione di pubblica utilità Robert Bosch Stiftung GmbH detiene il 92% delle partecipazioni della Robert Bosch GmbH. La maggioranza dei diritti di voto appartiene alla società fiduciaria Robert Bosch Industrietreuhand KG che gestisce le funzioni imprenditoriali dell'azienda. I diritti di voto e le partecipazioni restanti spettano alla famiglia Bosch e alla Robert Bosch GmbH.

* I dati di fatturato comunicati per il 2014 non includono la joint venture BSH Bosch und Siemens Hausgeräte GmbH (oggi BSH Hausgeräte GmbH) e ZF Lenksysteme GmbH (oggi Robert Bosch Automotive Steering GmbH), che sono state interamente rilevate.

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